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Visualizzazione dei post da gennaio, 2025

Wyylde: anche in Italia la sessualità diventa più libera grazie al web

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    Presente da oltre 20 anni in Francia, Spagna e Germania, Wyylde amplia la sua community anche al pubblico italiano, sempre più predisposto a vivere la propria sessualità senza tabù e al di fuori del modello classico di “coppia”. Un fenomeno sempre più europeo Nata nel 2004 in Francia (dove è leader mondiale del mercato di settore), la piattaforma Wyylde si è presto trasformata in un vero e proprio social network internazionale per la condivisione di contenuti sul tema della sessualità. Fa parte del gruppo francese Koala Interactiv e in Europa conta oggi 6 milioni di iscritti, con una media di 700 mila visite giornaliere. Recentemente è sbarcata anche in Italia, dove viene già utilizzata da 15 mila utenti, che sanno di poter trovare qui uno spazio protetto, sicuro e senza pregiudizi in cui condividere esperienze, fantasie e desideri relativi alla loro vita intima. La risposta a un bisogno sempre più condiviso Per approcciare al meglio il mercato italiano, Wyylde si ...

Le "femcel" e la revisione opportunistica degli stereotipi maschilisti

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  Celebrare la sofferenza femminile non come una condizione da superare, ma come un linguaggio attraverso cui affermarsi, trasformando il malessere in una forma di autodeterminazione? È quello che succede nell’ambito del “femcel”, un fenomeno sociale poco conosciuto ma sempre più diffuso tra il genere femminile contemporaneo, che punta a trasformare una debolezza ereditata dal passato in uno strumento di forza. La condizione femminile degli anni 50 al giorno d’oggi Le “famcel” (dalla crasi tra "female" e "involuntary celibate") sono le donne che propongono una visione delle relazioni tra i sessi che sembra uscita da un manuale degli anni '50, ma che punta a ribaltare le dinamiche del patriarcato, smettendo di subirlo per imparare a usarlo a proprio vantaggio. Un nuovo fenomeno sociale Le “femcel” sono la declinazione femminile degli “incel”, ovvero gli “uomini che odiano le donne perché loro non li amano”. La storia di questa asintonia relazionale è stat...

Blurring make up: un’idea di bellezza ereditata dai social

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  Dopo l’eliminazione dei filtri da parte dei social di Meta, il trucco diventa il nuovo strumento per portare anche nella vita reale la perfezione irreale garantita dal mondo digitale. Cos’è il trucco blurring Viso levigato e ringiovanito, imperfezioni sparite, pori e rughe nascosti, autostima risollevata: sono questi gli obiettivi del blurring make-up (o trucco blur), uno stile di make up che punta a riprodurre gli “effetti speciali” dei social e a garantire un aspetto dalla perfezione irreale anche fuori dal web. Per riuscirci prescrive l’utilizzo di prodotti ad hoc pensati per minimizzare l’aspetto di pori dilatati, linee sottili e imperfezioni, donando un effetto soft-focus alla pelle. La conseguenza della “skin dismorfia” L’affermazione del blurring make-up è conseguenza della cosiddetta skin dismorfia (o Snapchat dysmorphia o Zoom dysmorphia), cioè dell’abuso dei filtri sui social che portano a dimenticarsi il reale aspetto del proprio viso e a desiderare una perf...