Meno contante più pagamenti digitali. Il piano cashless del Governo Conte

La tendenza globale è chiara e ora anche l’Italia prova a stare al passo. Il mondo va verso il progressivo abbandono del contante a favore dei pagamenti digitali, più veloci, più comodi e a basso impatto ambientale. La pandemia ha soltanto accelerato il processo, vista la necessità di mantenere il distanziamento sociale e di mantenere sempre le mani sanificate, e ormai sembra irreversibile. Per questo il Governo sta varando delle misure per promuovere le spese con carte di credito e bancomat e in questo senso ci sarà la prossima settimana un nuovo incontro tra Conte e gli operatori del settore.

 Il progetto

Il governo spinge il Piano cashless e punta a rendere più facili le spese con carte di credito e bancomat, alleggerendo i costi per gli esercenti. Tra le ipotesi in campo c'è quella di azzerare le commissioni per i micropagamenti fino a 5 euro (scenario più probabile) oppure fino a 25 euro (scenario che non si può escludere). Ridurre i costi a carico dei commercianti sarebbe uno degli strumenti per assicurare il successo dell'operazione "cashback". Le spese con carta fino a 3000 euro dovrebbero garantire una restituzione fino a 300 euro. Un tesoretto di 3000 euro verrebbe invece riservato ai primi 100mila cittadini che useranno di più la carta di credito: per questo meccanismo conterà il numero di operazioni e non la cifra, per cui cinque caffè - è stato spiegato - equivarranno a cinque borse di lusso. Il cashback da 300 euro e il super-cashback da 3000 (il nuovo nome del bonus Befana) dovrebbero partire dal primo dicembre, a patto che arrivino per tempo i decreti attuativi del Tesoro. A disposizione ci sono al momento un miliardo e settecentocinquanta milioni per il 2021, poco più della metà dei 3 miliardi stanziati originariamente con la manovra dello scorso anno e poi dirottati al finanziamento delle misure anti-Covid. Il fondo ovviamente può sempre essere rimpinguato, in occasione della prossima legge di Bilancio.

Dal 2021 la lotteria…degli scontrini

Il primo gennaio partirà sicuramente la lotteria degli scontrini anche questa è stata rinviata causa pandemia (sarebbe dovuta partire da luglio). Si tratta di un concorso a premi gratuito, collegato allo scontrino elettronico. In totale ci sono 50 milioni di euro a disposizione con il piatto più ricco destinato alle spese con "zero contanti". Si potranno vincere fino a 5 milioni e in questo caso ad essere premiato sarà anche l'esercente (fino a 1 milione di euro). Anche chi usa i contanti potrà sperare nella dea bendata e incassare fino a 1 milione di euro. Oltre ai bottini più consistenti, in palio anche premi mensili e settimanali che vanno dai 5mila ai 100mila euro. Basterà spendere un euro per ottenere un biglietto virtuale e partecipare all'estrazione a sorte, dopo però aver chiesto al negoziante di abbinare allo scontrino il proprio "codice lotteria", cioè il codice alfanumerico che si ottiene accedendo all'area pubblica del "Portale lotteria". Altro tassello del piano "meno contanti" sono i nuovi tetti fissati per i pagamenti in contante: dal primo luglio la soglia è scesa da 3 a 2 mila euro e nel 2022 è destinata a ridursi ancora, arrivando a mille euro e tornando così ai livelli stabiliti con il dl Salva Italia nel 2011. Sempre il primo luglio è scattato l'obbligo per i professionisti di accettare pagamenti con pos e carta di credito.

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