Valeria Zane alla direzione della Fondazione Ugo e Olga Levi
Il Presidente
della Fondazione Ugo e Olga Levi, dr
Davide Croff ha così commentato la nomina della dott.ssa Valeria Zane: «La
Fondazione Ugo e Olga Levi dopo molti anni di intenso e proficuo lavoro che ha
visto collaborare il Consiglio di Amministrazione, la Direzione e il personale
tutto, si appresta ad avvicendare il suo Direttore, cui spettano l’esecuzione
delle delibere consiliari e, più in generale, la gestione operativa dell’Ente. Giorgio Busetto, la cui opera è stata
preziosa e determinate nella profonda evoluzione che ha caratterizzato la Levi
negli ultimi venti anni, lascerà
l’incarico alla fine del 2025, incarico che verrà assunto in pari data da
Valeria Zane. Il suo curriculum è chiara testimonianza dei criteri che il
Consiglio di Amministrazione ha voluto darsi nella scelta di chi dovrà guidare
la gestione della Levi nei prossimi anni: Valeria
Zane, pur ancora molto giovane, ha
maturato una ricca e qualificata esperienza nel mondo della musica e della
progettazione culturale; la sua formazione e i
risultati concreti fin qui conseguiti sono stati sempre
caratterizzati da una forte proiezione
internazionale; le collaborazioni intrattenute negli ultimi anni con la
Fondazione confermano la sua capacità di integrarsi proficuamente con lo
spirito, la cultura e il personale della Levi.
Desidero esprimere un sincero ringraziamento a Giorgio Busetto per la
sua infaticabile opera e per lasciare alle cure del suo successore una
Fondazione culturalmente e
patrimonialmente sana, robusta e proiettata verso il futuro. A Valeria Zane
vanno i più sinceri auguri del Consiglio di Amministrazione e miei personali
per il lavoro che l’attende, stimolante, innovativo, di grande spessore
culturale e amministrativo».
«Assumere la
direzione della Fondazione Levi significa raccogliere
un’eredità preziosa, importante, e proiettarla verso il futuro» afferma Valeria Zane «L’impegno è
custodirla, rigenerarla e valorizzarla affinché resti viva nel dialogo con il
presente e con le generazioni a venire,
favorendo la disseminazione del sapere e l’accessibilità alla cultura. Un centro dedicato alla musica, profondamente legato alla sua città
e al tempo stesso proiettato in una dimensione internazionale, capace non
solo di tutelare il proprio patrimonio, ma anche di generare nuove idee e prospettive. Un luogo in cui
conservazione, ricerca e sperimentazione si sostengono reciprocamente in un
circolo virtuoso, rimanendo fedele alla missione dei fondatori: diffondere la
cultura della musica di tutti i paesi, di tutti i tempi, di tutte le forme. È
con gratitudine, impegno e responsabilità che accolgo questa nomina per
disegnare insieme alla comunità un futuro che custodisca e rinnovi la sua
storia.»
Valeria Zane (Venezia, 1990) è una
musicista la cui pratica si concentra sull’esplorazione della musica e del
suono come strumenti attivi in processi interdisciplinari, realizzando progetti
riconosciuti a livello internazionale.
Diplomata in
arpa presso i Conservatori di Venezia e Padova
e alla NMH – Norwegian Academy of
Music di Oslo (NO), ha conseguito un MSc in Management of Cultural &
Artistic Activities presso la ESCP Business School di Parigi (FR) e
l’Università Ca’ Foscari di Venezia, attualmente è dottoranda all’Universität
Mozarteum di Salisburgo (AT). A Venezia ha fondato con Victor Nebbiolo di
Castri lo studio Pase, per la ricerca nel campo della musica e del suono, con
progetti che hanno ottenuto premi e
menzioni da enti internazionali quali il British Council e l’Ars Electronica
(AT). È membro del CdA dell’UIA – Università Internazionale
dell’Arte, è attiva con la Fondazione
Berengo Segre e dal 2021 con Fondazione Ugo e Olga Levi.
Nel corso degli
anni ha collaborato con istituzioni come La Biennale di Venezia (IT), l’Opéra
National de Paris (FR) e The Begehungen Art Festival (DE), e ha tenuto numerosi
interventi e lezioni in università e conservatori italiani e internazionali,
tra cui il Politecnico di Milano, l’Università IUAV, l’Università di Bologna, i
Conservatori di Milano e Firenze, e l’Orpheus Instituut di Gand (BE).
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