Valchiavenna da scoprire tra sport, enogastronomia e spiritualità Dalle ciaspolate fino al canyoning, dai prodotti locali come bresaola e “füghiascia”, fino all'immersivo Cammino Guanelliano
Citterio, storica azienda di salumi, e Renata Rossi, prima Guida Alpina
donna in Italia, hanno realizzato un focus sul territorio della provincia di
Sondrio, che negli ultimi cinque anni ha fatto registrare un +34% di presenze
turistiche
Vivere il territorio a 360 gradi, apprezzandone tanto i sapori locali
quanto le bellezze naturalistiche e le attività esclusive offerte dal contesto:
questo è ciò che cercano i nuovi turisti della Valchiavenna, che come
riporta uno studio della Comunità montana della Valchiavenna negli
ultimi cinque anni ha fatto registrare un +34% di presenze turistiche.
Un turismo in questa valle, dove Citterio, storica
azienda di salumi, nel suo stabilimento di Gordona produce la Bresaola
della Valtellina I.G.P., che spazia quindi dalle attività sportive, al
vivere a pieno la natura, fino all'apprezzare la cultura enogastronomica del
posto e immergersi in una spiritualità ricercata.
Per
approfondire al meglio le bellezze paesaggistiche e non solo della Valchiavenna,
Citterio ha chiesto consiglio a Renata Rossi, diventata prima
guida alpina donna nel 1984, per scoprire e ammirare di persona quelle che
sono le tipicità, non solo enogastronomiche, di questi luoghi.
Dal punto di
vista delle attività sportive, nel periodo invernale lo sci resta il
protagonista indiscusso, ma proprio in Valchiavenna (il cui Comprensorio
comprende la Valle Spluga, la Val Bregaglia italiana e la Basse Valle) nell'ultimo
periodo hanno preso maggiormente piede le ciaspolate nella neve, ovvero escursioni
sulla neve effettuate con le ciaspole, ovvero racchette da neve che si
agganciano agli scarponi e permettono di camminare su terreni innevati senza
sprofondare.
"La Valchiavenna ci regala itinerari
da percorrere sui monti davvero interessanti - afferma Renata Rossi -. È una zona molto bella a livello
paesaggistico da scoprire in tutto il suo fascino più selvaggio proprio con le
ciaspole. Oltre ai classici itinerari per sciatori e alpinisti, ci sono
itinerari proprio per le ciaspolate, come per le passeggiate nei boschi, per
esempio in Valle Spluga con i percorsi che vanno da Madesimo ad Andossi e Motta
oppure da Campodolcino fino a Fraciscio e Gualdera.”
Mentre invece, soprattutto in estate, le
opportunità si sono ampliate con il canyoning, ovvero la discesa dei torrenti con un’attrezzatura
alpinistica “minimal”, che ha
raggiunto un livello di turismo internazionale: tuta in neoprene, casco,
imbrago e corde, con cui percorrere il fiume tra salti e scivoli, rimanendo
sempre in acqua.
"Insieme a mio marito e ad
alcuni colleghi guide alpine, siamo stati tra i pionieri del canyoning in
Valchiavenna - spiega la prima
guida alpina donna -. È un’attività che non definirei uno sport, ma che richiede una grande
voglia di avventura. Inoltre serve un’attrezzatura specifica, poiché si
percorre ciò che il torrente ci offre come salti e scivoli, il tutto rimanendo
sempre in acqua. Questa attività viene proposta da noi guide alpine grazie ad
una specializzazione riconosciuta a livello nazionale. Per questo abbiamo esplorato e attrezzato il torrente Boggia in
val Bodengo che, oggi, attrae ogni anno, a Gordona, migliaia di appassionati da
tutta Europa. E’ stato suddiviso in 3 parti caratterizzate da diversi livelli
di difficoltà. La parte 1 si percorre in circa mezza giornata ed è un percorso
“scuola” per i neofiti che si avvicinano all’attività, la seconda è più
impegnativa, mentre la terza è riservata solo agli esperti.”
In Valchiavenna non può mancare tutto ciò che è tradizione
enogastronomica. A Gordona infatti nasce la Bresaola della Valtellina
I.G.P. Citterio, seguendo il regolamento del Disciplinare di produzione,
grazie ad un perfetto equilibrio tra clima, territorio e una tradizione di
lavorazione tramandata da generazione in generazione. In questa zona,
l’incontro tra l’aria fresca e aromatica che scende dalle Alpi e quella più
temperata del fondovalle crea le condizioni ottimali per la stagionatura del
prodotto. Il processo produttivo inizia con una selezione accurata dei tagli
più pregiati e teneri di bovini adulti, che vengono rifilati a mano dai mastri
salumai di Casa Citterio, insaporita poi con aromi naturali e lasciata maturare
per almeno sei settimane. Durante questo periodo viene sottoposta a un delicato
massaggio e alle giuste variazioni di temperatura e umidità che ne esaltano il
gusto autentico e le conferiscono il caratteristico colore rosso intenso.
La Bresaola della Valtellina I.G.P. è un’eccellenza tra i salumi
leggeri: molto nutriente, povera di grassi (solo il 2%), ricca di proteine e
una preziosa fonte di vitamine e sali minerali. Perfetta per tutta la famiglia,
anche nella pratica e comoda vaschetta nella linea Tagliofresco o Sofficette,
con fette morbide e profumate, pronte per un secondo piatto gustoso e leggero.
Oltre alla Bresaola della Valtellina
I.G.P, esistono altri piatti tipici della Valchiavenna che valorizzano il
territorio, come i celebri gnocchetti della Valchiavenna (detti anche
pizzoccheri bianchi), la polenta taragna, i Krapfen fritti senza ripieno
e la füghiascia di Gordona, ovvero una particolare focaccia con farina
bianca e farina di granturco, che viene stesa su una lastra di pietra rovente
detta piòta e cotta in verticale su fiamma viva, fino a risultare dorata
e croccante.
Non solo sport ed enogastronomia, la Valchiavenna
significa anche natura e spiritualità. Esistono numerosi percorsi
naturalistici che attirano una quantità davvero importante di turisti in questa
valle. La Via Spluga è un collegamento storico che parte dall’Italia e
arriva direttamente in Svizzera ed è frequentata in particolare da turisti
svizzeri. Poi vi è la Via Bregaglia che parte da Chiavenna e arriva al
passo del Maloja, un altro collegamento tra Italia e Svizzera, e infine la Via
Francisca che parte da sempre Chiavenna e arriva al Pian di Spagna fino alla
Bassa Valle.
In termini di spiritualità, invece, da non
perdere è il Cammino Guanelliano, un vero e proprio piccolo “Cammino
di Santiago” tra i monti e le valli delle provincie di Como e di Sondrio,
tra cui la Valchiavenna, che ricalca, a piedi, le orme di santo Luigi
Guanella, montanaro e camminatore instancabile. Un pellegrinaggio lungo
antiche vie di comunicazione, passando per i luoghi più importanti legati alle
memorie guanelliane che abbraccia proprio la Valchiavenna. Si tratta di 140
km percorribili di norma in cinque tappe e per il 35% su sentiero o mulattiera,
con 5960 m di dislivello totali. Una natura variopinta con diverse
sfaccettature come le aspre montagne innevate della valle San Giacomo, le
paludi del Pian di Spagna, fino ad arrivare all’eleganza delle città di
Chiavenna.
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