Biocarburanti: dall’Africa all’Italia e ritorno

Dalle coltivazioni di ricino e croton in Africa fino alle bioraffinerie italiane. Nella produzione di biofuel, Eni sceglie di puntare su sostenibilità e integrazione verticale definendo un modello produttivo in cui l’impatto economico è legato a doppio filo con quello ambientale e sociale Biocarburanti a partire dal ricino, dalle noci di croton e dal cotone. Agri-feedstock non in competizione con la filiera alimentare, coltivati in aree degradate e in grado di creare sviluppo e benessere a livello locale. È questo il futuro del sistema di bioraffinazione di Eni, un percorso completamente orientato alla sostenibilità che ha obiettivi importanti: coprire il 35% dell’approvvigionamento delle proprie bioraffinerie entro il 2025 attraverso colture non edibili, residui e rifiuti, e un’integrazione verticale delle filiere. In questi anni l’azienda ha firmato accordi in sette Paesi africani – Angola, Benin, Congo, Costa d’Avorio, Kenya, Mozambico e Ruanda – per sviluppare i cosiddett...