Karin Ann, remix del singolo “i don’t believe in God” con Imogen Heap


Karin Ann, artista indie-folk-rock ha deciso di collaborare ancora una volta con la cantante inglese Imogen Heap, presentando il secondo remix del suo album di debutto, “through the telescope, pubblicato a maggio. Sebbene Imogen Heap abbia prodotto il remix, la sua voce distintiva è in realtà generata dall'intelligenza artificiale, utilizzando un modello sviluppato internamente con il suo team. La rivisitazione del brano di Karin Ann “i don't believe in god” da parte di Imogen Heap offre una melodia di ritmi glitch, manipolazioni vocali ammalianti e suoni emotivamente risonanti, un segno distintivo dello stile di produzione della Heap.

Ascolta il remix di “i don’t believe in God” qui: https://pias.ffm.to/e5qbyyk

La scintilla creativa tra Karin Ann e Imogen Heap si è accesa per la prima volta sul set del video musicale per la versione originale di Karin Ann di “i don't believe in God”. La partecipazione di  Imogen Heap nel video ha scaturito un legame professionale  tra le due artiste: la collaborazione iniziale ha portato Imogen a remixare non solo “i don't believe in God” ma anche il singolo precedente di Karin Ann, “false gold”.

Collaborare nuovamente con Imogen Heap è stata un'esperienza davvero fantastica. Solitamente sono molto esigente nei confronti di chi lavora con me, perché la mia musica è molto imporante per me. Ma Imogen ha questa incredibile capacità di catturare l'essenza di una canzone e di elevarla a un altro livello. Il suo remix di 'i don't believe in God' è coinvolgente e bellissimo, completa perfettamente l'emozione dell'originale”.  racconta Karin Ann.

Lavoro sempre su tanti progetti e tante canzoni che sono a lungo termine …è il viaggio che conta, quindi è stato molto soddisfacente lavorare con la musica di qualcun’altro per una volta e poi farla uscire subito dopo. Per me questo remix è un modo per lasciarsi andare e divertirmi.” ha commentato Imogen Heap.

Photo credit: BFA.com

Prodotto in collaborazione con Benjamin Lazar Davis e Will Graefe degli Okkervil River, l’album di debutto through the telescope ha messo in luce la versatilità di Karin Ann, che passa dal folk e dal rock frizzante alla disco gotica e a una vasta gamma di ispirazioni musicali, tra cui Mazzy Star, Stevie Nicks e Hozier. L'uscita del suo album ha conquistato il mondo della musica, facendola finire sulla copertina di NME Magazine facendole guadagnare l'ambito riconoscimento della serie Global Spin di Grammy.com.  L'album ha ottenuto ampi consensi da pubblicazioni come NME, The Line of Best Fit e ha ottenuto un posto nella playlist #nowwatching di Ones to Watch.

La musica di Karin Ann si concentra sui temi dell’uguaglianza di genere, della salute mentale, e dei diritti umani, esplorando le lotte interiori dei giovani, come l’amore adolescenziale, le relazioni tossiche, le proprie insicurezze. L’artista parla anche della sua esperienza come donna queer cresciuta in Slovacchia. Inizialmente interessata alle discipline artistiche utilizzandole come strategia di adattamento per l’ADHD, Karin ha studiato l’arte e il graphic design finché un infortunio alla mano l’ha costretta a ritirarsi dalla scuola. Ispirata da Grace VanderWaal, ha trovato conforto scrivendo canzoni con il suo ukulele, che l’ha portata alla musica come forma d’espressione.

Karin Ann ha fatto il suo debutto al festival South by Southwest a marzo ed è stata inserita nella Top 10 dei nuovi artisti da seguire al festival South by Southwest di NME che definisce il suo album “una ballata lo-fi stupefacente.” A febbraio, ha anche fatto il suo debutto a NY Fashion Week con performance alla sfilata di César Galindo e di Frederick Anderson. Questa primavera terrà una serie di concerti SoFar Sounds shows in alcune città statunitensi.

Karin Ann ha iniziato il suo percorso musicale sulla scena alt-pop all'età di 14 anni. Riconosciuta come "Scoperta dell'anno" ai Czech Republic Music Awards, Karin Ann è anche apparsa su un cartellone di Times Square come parte dell'EQU

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