Oro alla trave: Alice D'Amato incanta Parigi 2024


 

Alice D'Amato ha scritto una pagina indelebile nella storia della ginnastica artistica italiana alle Olimpiadi di Parigi 2024. La ventunenne genovese ha conquistato la medaglia d'oro nella specialità della trave, realizzando un'impresa senza precedenti per il nostro paese in questa disciplina.

Con un punteggio straordinario di 14,333, D'Amato ha superato le aspettative, trionfando in una finale caratterizzata da sorprese e cadute eccellenti, tra cui quelle delle favorite Simone Biles e Sunisa Lee. Il successo di Alice è stato reso ancora più dolce dalla presenza sul podio della compagna di squadra Manila Esposito, diciassettenne, che si è aggiudicata il bronzo con un punteggio di 14,000.

Questo risultato corona un'Olimpiade storica per la ginnastica artistica italiana, che chiude con un bottino di un oro, un argento (nella gara a squadre) e un bronzo, segnando la migliore prestazione di sempre in questa disciplina.

Il percorso di Alice D'Amato verso la gloria olimpica è stato segnato da dedizione e sacrifici. Iniziata con la danza acrobatica, è passata alla ginnastica artistica a sette anni. Il trasferimento a Brescia ha segnato una svolta nella sua carriera, portandola a competere a livello internazionale e a entrare nelle Fiamme Oro.

Nonostante l'assenza della sorella gemella Asia, infortunata, Alice ha gareggiato con determinazione, dedicando il suo successo anche a lei e al padre scomparso nel 2022. La vittoria di D'Amato rappresenta il culmine di un percorso condiviso con le compagne della nazionale, con le quali ha formato un legame profondo, simboleggiato dal tatuaggio della fatina Trilly che portano sull'avambraccio.

La gemella Asia ha espresso tutto il suo orgoglio: "Non potrei essere più felice e orgogliosa di lei. Dopo tutto quello che abbiamo passato, gli infortuni, la perdita di papà, siamo riuscite ad andare avanti e lei è riuscita a riscattarsi."

Questo trionfo non solo cementa il posto di Alice D'Amato nell'élite mondiale della ginnastica, ma ispira anche una nuova generazione di atlete italiane a sognare in grande.


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