Albania, portami via.
Il boom turistico del Paese delle aquile continua

 


Il piccolo paese balcanico ha rubato lo scettro di paese emergente alla Croazia da dopo la pandemia: estate dopo estate si sta sempre più affermando come l’astro nascente dell’accoglienza mediterranea




Mare cristallino, spiagge attrezzate, strutture moderne e paesaggi montani da cineteca. La piccola Albania, una striscia di terra incastonata tra i mari Ionio e Adriatico e le montagne Balcaniche, non ha nulla di invidiare alle vicine Grecia e Italia meridionale, almeno dal punto di vista paesaggistico. Tutto questo potenziale, rimasto fino a pochi anni fa sopito a causa di un’economia che stentava a decollare decenni di dittatura comunista, ora sta velocemente prendendo il volo grazie anche a un periodo di rinascita che sta coinvolgendo tutto il Paese. Il turismo sta facendo sicuramenta da traino per tutto il sistema: le cartoline delle stupende località balneari albanesi servono come biglietto da visita per la rinascita del piccolo paese balcanico, che proprio nel settore dell’accoglienza sta registrando una crescita vertiginosa. 


Turismo e crescita economico vanno a braccetto


Nel 2019 l’Albania, secondo i dati della Banca Mondiale, aveva accolto 6.4 milioni di turisti internazionali, proseguendo un trend di costante crescita dai primi anni ‘90. Nel 2022, i turisti internazionali erano stati 7.5 milioni e nel 2023 avevano addirittura superato le già rosee previsioni, infrangendo quota 10 milioni di ingressi. Una crescita che suggella un trend affermato che pone il Paese delle Aquile di diritto sulla scia intrapresa anni prima dalla Croazia, ora un’economia evoluta, integrata nell’Unione Europea e nell’Eurozona. Nel miracolo economico albanese sicuramente il turismo gioca un ruolo da protagonista, dallo sviluppo delle zone costiere, al riammodernamento delle città e fino alla crescita dell’entroterra montuoso e rurale. 



Le ragioni del boom


L’impatto economico sociale dell’industria dell’accoglienza è molto ampio, esplorando le ragioni, sicuramente la competitività dei prezzi è quella più lampante, soprattutto in un contesto dove le mete vicine, come Italia, Grecia e, da poco, Croazia, sono molto più costose. Tuttavia non è l’unica, il governo sta investendo molto nel turismo e tutto ciò che gli sta intorno, rendendo l’attrattività del paese un perno fondamentale di crescita. 


  • Le bellezza del territorio: mare, ma non solo. L'Albania vanta innanzitutto una proposta turistica variegata. Oltre alla costa ionica, che con le sue spiagge bianche e acque turchesi ha attirato un numero crescente di turisti in cerca di bellezze naturali incontaminate, c'è altro. Le montagne Alpi Albanesi a nord, per esempio grazie ai loro parchi naturali selvaggi, sono una meta in rapida crescita tra gli amanti del trekking e del relax. A questo si aggiunge un fervente substrato culturale, formato da  che sta venendo legittimato con numerosi riconoscimenti: l’Albania infatti possiede un ricco patrimonio culturale e storico, con siti archeologici, castelli medievali e città antiche come Berat e Gjirokastër, entrambe riconosciute come Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Questi tesori storici offrono ai visitatori un'affascinante immersione nella storia e nella cultura albanese. Ecco alcuni motivi che stanno alla base di questo processo: 


  • Prezzi (ancora) competitivi: Rispetto ad altre destinazioni del Mediterraneo, l'Albania offre un eccellente rapporto qualità-prezzo. I costi di alloggio, cibo e intrattenimento sono significativamente inferiori rispetto a paesi come Italia, Grecia e Croazia, rendendo l'Albania una meta attraente per viaggiatori con budget variabili. Nonostante l’esborso limitato, soprattutto sulla costa, le strutture sono moderne, e grazie anche ai notevoli investimenti esteri e governativi, il livello dei servizi è in continua crescita, ovviamente non in modo omogeneo. L’altra faccia della medaglia di questo boom turistico è che, specialmente nella costa attorno a Saranda e Ksamil i prezzi stanno salendo rapidamente: è facile che un pernottamento o una cena qui costi il doppio che in città come Valona o Tirana, rimanendo tuttavia più abbordabile che negli mete turistiche vicine.


  • Investimenti strutturali e in comunicazione 

Negli ultimi anni, il governo albanese ha investito notevolmente nel miglioramento delle infrastrutture iniziando da strade e aeroporti: due esempi sono l'aeroporto di Valona e il tunnel di Llogara, due infrastrutture importanti per lo sviluppo turistico albanese in fase di realizzazione. Il primo, permetterà di alleggerire la pressione sull'aeroporto di Tirana, il secondo diminuirà notevolmente i tempi di percorrenza da Tirana al sud del Paese. Inoltre il governo fornisce degli sgravi fiscali importanti per chi investe nella costruzione di strutture ricettive, questo ha permesso a grandi catene come Radisson, Marriott, Intercontinental, Melia, Hyatt di sbarcare e svilupparsi sul territorio. Anche il traffico aereo, grazie al riammodernamento degli aeroporti e alla maggiore attrattività del paese nel mondo si è impennato, rendendo facile e conveniente raggiungere il paese. L'Albania inoltre ha incrementato gli sforzi di promozione turistica, partecipando a fiere internazionali e avviando campagne di marketing mirate, che hanno contribuito positivamente nel dare un'immagine nuova e a far conoscere il Paese a visitatori di tutto il mondo. 





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