CNA Lombardia porta a Bruxelles i temi cari alle micro e piccole imprese: miglioramento delle condizioni di accesso al credito, inclusione in politiche industriali e neutralità tecnologica


CNA Lombardia
ha preso parte al Tavolo Competitività di Regione Lombardia convocato presso la sede di Regione Lombardia a Bruxelles. A coordinare i lavori, è stato l’Assessore allo Sviluppo Economico di Regione, Guido Guidesi.

“Il nostro Presidente di CNA Lombardia Giovanni Bozzini è stato tra i primi e principali promotori di questo incontro in sede comunitaria - afferma il Segretario Stefano Binda, che ha rappresentato CNA Lombardia -. Per noi si tratta di un’occasione, nell’imminenza delle elezioni europee, per costruire una sempre più efficace lobby dei corpi intermedi e delle istituzioni lombarde a Bruxelles, dove ormai vengono gettate le basi del 90% delle scelte normative necessarie per la vita delle imprese”.

“In base a un’indagine recentemente condotta da CNA Nazionale su un campione di 1600 imprese associate, abbiamo una netta maggioranza di imprenditrici ed imprenditori che chiedono una politica estera comune (66,6%), una politica energetica comune (68,5%) e una difesa comune (75,1%) - prosegue Binda -. Mai come negli ultimi 4 anni le incognite epidemiologiche e politico-militari hanno generato non solo shock umanitari ma impatti sociali ed economici sulle previsioni di sviluppo. Il percorso di integrazione di una crescente sovranità comunitaria ci vede fortemente interessati.”

CNA Lombardia ha posto l’attenzione su diversi temi che stanno particolarmente a cuore alle micro e piccole imprese: in primis il miglioramento delle condizioni di accesso al credito per quelle aziende impegnate nella transizione ecologica e digitale. Proprio in tal senso è utile la promozione di uno standard di metrica valutativa in tema di ESG adeguata alla qualità, alle pratiche e alle dimensioni delle micro e piccole imprese, a cui associare la definizione di standard di sostenibilità territoriale per gli istituti di credito, così da vincolarli a percentuali minime, sul totale dei crediti erogati, di finanziamenti alle micro e piccole imprese.

Inoltre secondo CNA Lombardia è opportuna la piena inclusione delle micro e piccole imprese in vere e proprie politiche industriali incardinate a filiere europee, così da lavorare sul tessuto produttivo e su un’Europa che non si limiti solo alla disciplina normativa. Non meno importante il tema della piena neutralità tecnologica nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale, così da essere idealisti sui fini ma realisti sui mezzi. I recenti dati di febbraio 2024 indicano che, mentre ancor oggi quasi un italiano su tre sceglie un’auto a benzina, l’elettrico in Italia rappresenta soltanto il 3,4% del totale delle immatricolazioni. Un dato che per i primi due mesi dell’anno è addirittura inferiore di 223 unità rispetto al primo bimestre 2023.

“Nel complesso, noi crediamo che proprio una politica europea più vicina alla Regioni permetterà, nello stimolarne la collaborazione, una maggiore integrazione, anche vincendo qualche resistenza degli Stati nazionali, consegnandoci un Continente socialmente ed economicamente più coeso - commenta il Segretario di CNA Lombardia -. Secondo dati condivisi nella riunione del Tavolo competitività di ieri e diffusi da Regione, la Lombardia, in una classifica di Stati e Regioni europei, si colloca al diciottesimo posto per PIL, poco al di sotto dell’Austria, con i suoi 440 miliardi di euro nel 2022 contro i 447 miliardi dello stato austriaco nel medesimo anno. Parliamo dunque di una vera e propria locomotiva europea, territorialmente baricentrica e inserita nei flussi continentali e globali. Le imprese lombarde meritano dunque un sistema coordinato di lobby sui principali dossier di loro interesse.”

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