Imprese e giornalisti, un rapporto che deve garantire notizie credibili e verificabili
Crossmedialità e multicanalità sono le dimensioni in cui si
muove l’informazione e quindi anche la comunicazione d’impresa, a partire dalle
relazioni con la stampa che oggi vedono le notizie scorrere in un unico
flusso informativo nel web, passando dai media on line alle piattaforme di
video e podcast e naturalmente ai social media.
Ma come afferma l’ultimo Cision State of Media Report 2023, che ha intervistato
piu’ di 3000 giornalisti, le imprese e i loro uffici di media relations devono
garantire che i contenuti siano accurati. Profondità e
accuratezza sono definiti una priorità dal
58% giornalisti. Il 27% ha anche affermato che la loro
più grande sfida è mantenere la credibilità come fonte attendibile. Il 40% dei
giornalisti afferma di affidarsi maggiormente ai dati quest’anno rispetto a
quelli precedenti e di fare affidamento sulla propria collaborazione con
professionisti delle pubbliche relazioni per fornire questi dati. Alla domanda
su cosa potrebbero fare i professionisti della comunicazione per semplificare
il proprio lavoro, il 66% dei giornalisti ha risposto fornendo dati e fonti
esperte nei comunicati stampa che restano la fonte numero uno per i media nella
generazione di contenuti (35%).
“Per aumentare il valore delle informazioni fornite ai
giornalisti- spiega Cristina Cobildi di Encanto Public Relations – quando si scrive un
comunicato stampa è importante considerare la
convalida del contenuto con citazioni o testimonianze di esperti del
settore. L’ufficio stampa, deve essere – oggi piu’ che mai –continua
Cristina Cobildi- strutturato come una redazione giornalistica
multimediale – per offrire ai media, informazioni nei formati adatti
a i canali in cui oggi viene fruita.
L’account di pubbliche relazioni non lavora piu’ solo con un
team di colleghi con cui condivide e affina la strategia di definizione dei
pubblici e dei risultati, ma il suo lavoro è condiviso – in tempo reale –
ora anche con una miniredazione, dotata di giornalisti, troupe video, esperti
di infografica e fotografi che declinano la notizia in un multiplo di
contenuti.
L’ufficio media relations è la più efficace leva per promuovere
la reputazione delle imprese e promuovere il brand perché è solo
attraverso l’intermediazione autorevole dei media, sapientemente gestita, che
vengono costruiti i contenuti più credibili.
È da questo centro operativo e di controllo – spiega Roberto
Gazzini di Encanto Public Relations – che arrivano i contenuti, i
racconti, le good stories da condividere ancora prima che con la stampa
con i propri pubblici interni e infine poi con i grandi motori di
ricerca. Comunicazione esterna e interna, sono oggi più che mai facce di
una medesima medaglia e si alimentano l’una con l’altra, per sostenere la
reputazione dell’azienda a partire dai suoi dipendenti prima ancora che sui
media e i social.
Se da una parte i media hanno un ruolo fondamentale nella
formazione dell’opinione pubblica, nella creazione
della percezione della realtà al web e alle piattaforme social va
invece affidato l’incarico dell’amplificazione di questi contenuti
cross-mediali, per contribuire ulteriormente ad accrescere la reputazione delle
imprese.
Non c’è distinzione tra stampa tradizionale e testate on line:
non solo tutti i quotidiani, ma anche le tv e le radio hanno uno o più canali
web e social attraverso i quali diffondono i propri articoli e notizie, e molti
giornalisti sono addirittura influencer di sé stessi e dispongono di propri
canali social che ripropongono sia quanto già offerto ai lettori, sia contenuti
ad hoc. E non dimentichiamo che sui motori di ricerca, Google in primis, i
media godono di un ottimo posizionamento proprio perché l’algoritmo ne
riconosce l’autorevolezza.
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