Moduli fotovoltaici a fine vita, il Trust Eco-PV come alternativa al GSE
I
proprietari di impianti fotovoltaici incentivati in Conto Energia hanno ancora
poco tempo per scegliere sistemi collettivi a cui affidare la gestione dei
moduli a fine vita. Ecco come non sbagliare.
In Italia, dal 2014 la normativa segue e
accompagna il fine vita dei moduli fotovoltaici, assicurando un percorso in
linea con i dettami dell’economia circolare. Oggi, come per tutti i rifiuti di
apparecchiature elettriche ed elettroniche, anche i RAEE fotovoltaici sono
legati al versamento, da parte del produttore, di un contributo ambientale, e
cioè di una quota a copertura dei costi attività di ritiro, trasporto,
trattamento e riciclo dei rifiuti. Ciononostante, per gli oltre 80 milioni di
moduli fotovoltaici incentivati in Conto Energia e installati prima del 2014
(ossia prima che il fotovoltaico entrasse nel perimetro della disciplina sui
RAEE e della responsabilità estesa del produttore), non era previsto
essenzialmente alcun contributo ambientale da parte del produttore. O, dove
presente, era completamente insufficiente e irrisorio. Per ovviare al problema,
il legislatore ha previsto una garanzia finanziaria che oggi viene trattenuta
dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) direttamente dagli incentivi erogati
ai Soggetti Responsabili dell’impianto. Dal 2020, tuttavia, esiste
un’alternativa per evitare tale trattenuta: versare la quota direttamente nel
Trust di un sistema collettivo riconosciuto.
Il
Trust è uno strumento finanziario che ha come caratteristica principale quella
di tutelare il patrimonio in esso trasferito. E risponde a requisiti ben
precisi: è impignorabile, rendicontabile, e le quote di garanzia finanziaria
versate devono essere sotto il diretto controllo del Trustee, che ne prende in
carico titolarità e gestione. Come stabilito a luglio 2022 dalle Istruzioni
Operative del GSE, la quota di garanzia finanziaria da versare è stata fissata
a 10€/modulo, a copertura dei costi amministrativi del Trust e dei servizi di
ritiro, trasporto e trattamento-riciclo offerti dal sistema collettivo
prescelto.
A chi affidarsi con sicurezza senza temere di
incappare in errori burocratici o meccanismi poco chiari? In risposta arriva Eco-PV, il
primo sistema collettivo italiano specifico per la gestione e il riciclo di
moduli fotovoltaici e idoneo all’immobilizzo nel proprio Trust sia della
garanzia finanziaria versata dai proprietari di impianti incentivati, sia del
contributo ambientale dovuto dai produttori di moduli.
L’importo depositato nel Trust può essere
usato esclusivamente per finanziare le operazioni di ritiro, trasporto e
trattamento dei moduli fotovoltaici garantiti. Si tratta a tutti gli effetti di
una “cassaforte trasparente” controllata e indipendente da qualsiasi
vicissitudine societaria, ma soprattutto sicura. Le quote di garanzia
finanziaria depositate sono infatti sottoposte a un doppio controllo: alla
figura del Trustee, la persona esterna che gestisce il trasferimento degli
importi versati, si associa quella del Garante nominato da Eco-PV e che,
nell’interesse del Soggetto Responsabile, verifica il regolare esercizio delle
funzioni del primo. L’importo versato nel trust per ciascun modulo viene
inoltre associato al numero di serie identificativo dello stesso, e viene
attestato da un certificato di versamento.
Trasparenza e tracciabilità caratterizzano il
quotidiano lavoro di Eco-PV che, per facilitare l’iter di adesione e di
versamento, ha messo a disposizione dei Soggetti Responsabili anche un sito
internet (www.trusteco-pv.com)
gratuito. Accedendo alla propria area dedicata, è possibile registrare i moduli
costitutivi dell’impianto e accantonare per ciascuno di essi la quota di
garanzia prevista.
Eco-PV, dunque, si fa carico di ogni
responsabilità operativa e burocratica sulla gestione del fine vita dei moduli
fotovoltaici garantiti, provvedendo anche alla compilazione della
documentazione necessaria. In questo modo il Soggetto Responsabile viene
esonerato da qualsiasi onere nei confronti del GSE e dal rischio di eventuali
trasgressioni della normativa ambientale.
Il
tempo utile per poter beneficiare dei vantaggi offerti da questo strumento sta,
tuttavia, terminando. I proprietari di impianti fotovoltaici incentivati hanno
infatti meno di due mesi per versare la garanzia finanziaria nel trust di un
Sistema riconosciuto. Per la precisione, le installazioni (con potenza ≥10 kW)
entrate in esercizio dal 2006 al 2012 e con quote in corso di trattenimento da
parte del GSE (o con processo in fase di avvio) il termine ultimo per aderire è
fissato il 31 dicembre 2022. La stessa scadenza riguarda anche quelle domestiche
(<10 kW) entrate in esercizio dal 2005 al 2009. Se il Soggetto Responsabile
non sceglierà tale opzione, il GSE continuerà (o inizierà, a seconda del caso)
a trattenere la quota di garanzia finanziaria direttamente dalle tariffe
incentivanti. Il proprietario, inoltre, dovrà gestire in totale autonomia, sia
operativa che economica, il fine vita dei propri moduli, con tutti i rischi e
responsabilità che ne conseguono in termini di normativa ambientale e dei
regolamenti del GSE.
link: https://www.rinnovabili.it/economia-circolare/riciclo/gestione-fine-vita-moduli-fotovoltaici-trust-eco-pv/
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